Diapason compensabili con risonatore accordabile

R. König, Parigi; 1887 ca.; 25x28x31 cm; 25x28x31 cm; 28x28x35 cm; ottone, acciaio, ghisa, alluminio, legno

Questa serie di tre diapason presenta una caratteristica che li rende particolari. I coristi, che sono tarati a 20° C per rendere le note UT3=256, LA3=435 e SI3b=460.9 Hz, sono compensabili per variazioni di temperatura fra 5 e 35 °C. Allo scopo è presente, all'estremità esterna di ogni rebbio, un piccolo disco metallico, graduato arbitrariamente e ruotante, rispetto ad un traguardo, intorno al proprio centro: sul disco è fissata, in posizione eccentrica, una piccola massa. La particolarità consiste proprio nel fatto che, variando la posizione della massa, si può variare la frequenza del diapason, come generalmente veniva fatto tramite blocchetti forati scorrevoli lungo i rebbi. Nel caso specifico, per le piccole variazioni della  frequenza da compensare, sarebbe molto disagevole mettere nella giusta posizione le masse scorrevoli, per cui il costruttore ha optato per l'originale soluzione. Quando i diapason non possedevano un proprio sistema di compensazione, per piccole variazioni di frequenza si utilizzavano gocce di ceralacca (rimaste su alcuni diapason conservati nel Museo).

Ad ognuno dei coristi, montato su treppiede in ghisa, è accoppiato un risonatore cilindrico accordabile in metallo, con l'apertura di forma fissa rettangolare, che ne amplifica il suono. L'accordo si ottiene mediante un tubo telescopico, che costituisce la parte posteriore del risonatore, col quale è possibile variare il volume della cavità e, quindi, la frequenza di risonanza. E' così possibile un'accordatura fine al variare della temperatura o sostituire il diapason, entro un limitato intervallo di frequenze, grazie anche al fatto che i risonatori possono essere allontanati.

(Daniele Rebuzzi)

Diapason accordabileRisonatore cilindrico accordabile

 

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